L'articolo di Maggio 2013
in realtà, ogni cambiamento, piccolo o grande, è una piccola o una grande morte e una piccola o una grande rinascita. Una morte al vecchio e una rinascita al nuovo. La morte è sempre abbinata alla rinascita: non esiste in natura la morte come fine definitiva; tutto procede per cicli, e la fine di oggi nasconde il ciclo futuro. Purtroppo però, la nostra coscienza centrata unicamente nella dimensione fisico-chimica ci crea l'illusione che la morte sia la fine di tutto, per cui viene dipinta, e vissuta, come il male peggiore e con il massimo terrore. Filosofi, ricercatori e scienziati sono tutti all'opera nel tentativo di far accettare o di vincere questa temuta calamità. È un atteggiamento che nasce non solo nel campo biologico, ma si riversa in ogni aspetto della vita che richiede un cambiamento. Nel campo politico ad esempio stiamo ultimamente assistendo ad una risposta della classe dirigente del Paese verso le istanze di cambiamento che sempre in misura maggiore salgono ...